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Questo nuovo numero rappresenta una ulteriore proposta della fotografia di ritratto, proponendo, oltre a quello classico e di reportage, un ritratto concettuale che aggiunge un nuovo livello di sfida, nei contenuti e nelle scelte, lanciato da autori nazionali ed internazionali.

STRICT+ è appena nata e, come ogni nuova ‘creatura’, cerca il suo spazio nel mondo; nelle prossime pagine proporrò i lavori di sei fotografi con esperienze e sensibilità differenti, ma tutti accomunati dalla stessa passione: l’amore per il linguaggio visivo.

La scelta di spaziare su diversi generi è volta a dare un’ampia visione del vasto mondo della fotografia. Proponiamo People & Coulture - Mundari di Travor Cole, Photo Travel - Solitudini Metropolitane di IntamoArt, Dentro la zona rossa di Luciano Zamporlini con il suo Reportage, il Ritratto - Fine Art di Dominique Agius, il Concettuale di Francesca Calabrò e quello in Studio di Giuseppe Carella, fino ad arrivare alle foto dei lettori di Fabio Panzavolta e Isabella Goni, per sottolineare che anche la manipolazione estrema, per noi, è pienamente fotografia.

Tecniche differenti, approcci opposti che collidono, ognuno porta dentro le immagini il proprio vissuto, l’aria che ha respirato, un background che si condensa in ciò che racconta… perché la foto è un racconto.

In questo numero i fotografi selezionati esprimono la propria “Arte concettuale”, la personale espressione artistica in cui i concetti e le idee hanno più importanza del risultato estetico e percettivo. Immagini che parlano senza parole ad interpretarle, sfruttando la personale forza comunicativa per coinvolgere sia la sfera razionale che quella emotiva dell’osservatore attento; immagini che riescono a cogliere l’essenza della persona, della propria cultura, fino ad arrivare a leggere l’anima attraverso i volti e gli sguardi.

Sei fotografi che hanno cercato di raccontante attraverso il proprio punto di vista, attraverso la propria visione fotografica, attraverso le proprie idee, non solo il soggetto ritratto ma anche se stessi, dando la possibilità all’osservatore di entrare dentro ad ognuno di loro per conoscerli.

È possibile osservare sé stessi attraverso uno specchio, uno sguardo o un giudizio altrui, ma è altrettanto possibile attraverso una personale immagine, un lavoro fotografico, che ci rende visibili al mondo.

 

Andrea Severi


La rivista è consultabile gratuitamente nella versione digitale.

A richiesta è disponibile la versione cartacea e in .pdf 

Per maggiori informazioni: strict.photomagazine@gmail.com